Ci
sono Dirigenti Scolastici che meritano senz’altro la D e la S minuscola.
Personaggi che attraverso la loro pratica “s-dirigenziale” sminuiscono la loro
funzione e impoveriscono la scuola.
Ma
chi sono i Dirigenti Scolastici che si ritrovano con la D e la S
sottodimensionata? E attraverso quali indicatori comportamentali è possibile
riconoscerli? Pubblicherò i loro nomi e cognomi quando emigrerò nella
Repubblica delle Isole Marshall . Per il momento mi limiterò a descrivere
abitudini e consuetudini che i piccoli dirigenti scolastici mostrano per
mantenere in acondroplasia le prime consonanti del loro titolo.
Ci
sono piccoli dirigenti che sfoltiscono così bene la legalità nella scuola da
far invidia ai più famosi coiffeurs dell’alta moda. Alcuni di questi, durante i
Collegi dei Docenti, amano più imporre che proporre. Ignorano, o fingono di
ignorare (non so quale delle due pratiche sia la peggiore), che in sede di
Collegio dei Docenti a loro spetta il ruolo di “primus inter pares”, che sono,
cioè, persone rappresentative inserite in un gruppo di altre persone le quali
sono al loro stesso livello e con pari dignità. Questi nanetti appartengono
alla sottocategoria degli autoritari.
A
seguire ci sono i nanetti della serie “vi-faccio-contenti-e-coglionati”. Questi
ti fanno discutere e ti fanno persino votare. Contano i favorevoli alla
mozione, i contrari e gli astenuti. Salvo poi fregarsene delle decisioni prese
dall’assemblea dei docenti.
Poi
ci sono quelli che abbattono le dimensioni delle consonanti D ed S colpendo con
veemenza la normativa scolastica. Questa sottospecie, salvatasi dall’estinzione
dei Neanderthal, mostra un’idiosincrasia verso tutto ciò che norma e regola la
vita nella scuola. Quando presenti loro una legge, un regolamento, una
circolare, una nota ministeriale che possa districare o risolvere un problema,
questi reagiscono come Superman di fronte alla
Kryptonite: la normativa diventa per loro nociva o addirittura fatale.
Al
contrario è possibile trovare quelli che, poverini, hanno imparato a memoria
delle porzioni di DPR e Decreti Legislativi utilizzate per ogni occasione,
anche quando c’entrano come i cavoli a merenda. “Il Decreto Legislativo
vattelapesca mi consente di …” e la D barcolla; il DPR numero 8 0 0… chiamata
gratuita dai telefoni fissi prevede che …” e la S stramazza a terra.
Infine
ci sono quei piccoli dirigenti scolastici, che sono così piccoli, ma così
piccoli, che presentano straordinariamente tutte le caratteristiche sopra
descritte: sono autoritari, finto-democratici, ignoranti, “normofobici” e
azzeccagarbugli. Voi vi chiederete: ma è mai possibile che in una sola persona
possano albergare tante “qualità”? Ve lo posso assicurare, credetemi… Sì!
27.06.2012
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