Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore senza i programmi
ministeriali.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con l'eliminazione degli
esami di quinta elementare.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con il Piano
dell'Offerta Formativa.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con gli istituti
scolastici competitivi.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con i premi agli
insegnanti più bravi.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con il maestro unico.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore con il tempo scuola
ridotto.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore, ma …
Ora
la scuola gestisce in autonomia quelle poche risorse che le arrivano dallo
Stato, chiede i soldi alle famiglie per comprare il materiale scolastico ed è
alla ricerca continua di uno sponsor o di un progetto qualsiasi, purché
finanziato.
Ora
nella scuola elementare si ignorano gli stati europei e i continenti, la storia moderna e contemporanea.
Ora
non ci sono più gli esami alla fine della quinta elementare, e con loro sono
spariti quei momenti di preparazione ad un evento che sublimava la fine di un
percorso scolastico importante.
Ora
la scuola ha il Piano dell’Offerta Formativa, che contiene progetti di ogni
tipo e specie, corsi di ogni tipo e specie, eventi di ogni tipo e specie,
spettacoli di ogni tipo e specie e lontani richiami allo studio e all’apprendimento
delle discipline.
Ora
la scuola premia gli insegnanti migliori, cioè quelli che si presentano come
animatori, organizzatori di eventi mondani, curatori di public relations,
istruttori di sci, di yoga e di sport estremi, mentre chi svolge sobriamente il
lavoro nelle proprie classi, garantendo la trasmissione dei saperi, è tacciato
di “soliloquismo” e sovente esposto al pubblico ludibrio.
Nella
scuola elementare non è stata ancora ripristinata la figura del maestro unico
(ma siamo sulla strada buona). In compenso c’è la figura del maestro
prevalente: una figura che insegna quasi tutte le materie e che per completare
le ore di cattedra emigra in altre classi in cui affluiscono altri emigranti
dando vita così a classi "girotondo" affollate e variopinte.
Ora
nella scuola elementare il tempo scuola si è ridotto. Le ore di Italiano, di
Matematica, di Scienze, di Storia, di Geografia si sono ridotte; le ore di
Musica, di Arte e Immagine, di Educazione Motoria si sono… vabbè, lasciamo
stare. Le ore di Religione Cattolica non si sono ridotte.
Ci
hanno raccontato che avremmo avuto una scuola migliore, ma la cosa non mi ha
mai appassionato. Quel che mi meraviglia è che tanti, troppi insegnanti hanno
creduto e credono ai turnisti della menzogna; troppi insegnanti hanno fatto e
fanno spallucce di fronte ai proclami bugiardi, e troppi ancora si sono
accodati e si accodano alle scelte di quei Dirigenti Scolastici che, nell’estasi
mistica di apparire funzionari efficienti ed efficaci, abbagliano e
disorientano, con la sacralità delle luci di Las Vegas, la scuola pubblica che
ha la funzione istituzionale di educare istruendo.
2.06.2012
2.06.2012
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