Parleremo
di una famiglia composta dai seguenti membri:
papà
Alessandro;
mamma
Maria;
Matteo, figlio;
Claudio,
figlio;
Sara,
figlia;
Martina,
figlia;
Valerio,
figlio;
zio
Giovanni;
Papà
Alessandro è l’amministratore della famiglia. Riceve i soldi dai familiari che
lavorano.
Mamma
Maria compra il necessario che serve alla famiglia: alimenti, vestiti, scarpe,
mobili, medicinali, libri, ecc.
Matteo
lavora in ufficio. Claudio fa l’idraulico. Sara ha un’impresa di pulizie.
Martina
studia e Valerio è disoccupato.
Zio
Giovanni presta i soldi alla gente.
Per
ogni 100 euro guadagnati da Matteo, Claudio e Sara, 45 vanno a papà Alessandro.
Matteo
guadagna 20 000 euro l’anno.
Claudio
guadagna 22 000 euro l’anno, ma al papà dice che ne guadagna 18 000.
Sara
guadagna 24 000 euro l’anno, ma al papà dice che ne guadagna 19 000.
Zio
Giovanni guadagna molto, ma molto di più di Matteo, Claudio e Sara, ma non dà
niente a papà Alessandro. Anzi, quando zio Giovanni si lamenta che ha pochi
soldi, papà Alessandro corre in suo soccorso.
Quest’anno
papà Alessandro si è comprato un’auto blu da un concessionario che gliel’ha
fatta pagare molto di più del suo prezzo reale.
Mamma
Maria, come ogni fine anno, presenta a papà Alessandro il conto delle spese che
ha fatto per sostenere la famiglia.
Papà
Alessandro è in crisi. L’auto blu che ha comprato è costata molto ed ora non ha
i soldi per mamma Maria.
Come
può pagare il conto delle spese che ha fatto mamma Maria?
Se
Claudio e Sara avessero detto a papà Alessandro quanto effettivamente
guadagnano ogni anno, papà Alessandro avrebbe potuto disporre della somma necessaria a
pagare le spese fatte da mamma Maria.
Papà
Alessandro chiede allo zio Giovanni un prestito per pagare una parte delle
spese fatte da mamma Maria.
Zio
Giovanni concede un prestito a papà Alessandro, ma ad alcune condizioni:
1
papà Alessandro dovrà restituire alla fine dell’anno la somma prestata
aumentata del 10%;
2
papà Alessandro dovrà aiutare zio Giovanni, nel caso in cui lo zio abbia
problemi di soldi, prestandogli il denaro necessario aumentato al massimo dell’
1%.
L’aumento
sarà però pagato solo se zio Giovanni dimostrerà che con il prestito di papà
Alessandro ha ottenuto un guadagno;
3
papà Alessandro dovrà ridurre i soldi che dà a mamma Maria per gli acquisti di
alimenti, vestiti, scarpe, mobili, medicinali, libri, ecc. perché in questo
modo potrà ripagare con più sicurezza il prestito.
Papà
Alessandro accetta tutte le condizioni di zio Giovanni.
Zio
Giovanni concede il prestito.
Papà
Alessandro dà a mamma Maria la somma ricevuta in prestito da zio Giovanni.
Mamma
Maria informa papà Alessandro che la somma che le ha dato non è sufficiente per
pagare le spese sostenute.
Papà
Alessandro la informa che chiederà a Matteo, Claudio e Sara un contributo in
aggiunta a quello solito.
Inoltre
papà Alessandro le ordina di diminuire le spese necessarie alla famiglia.
Specialmente quelle che servono per mandare a scuola Martina e quelle per
sostenere Valerio.
Papà
Alessandro chiama Matteo, Claudio e Sara.
Papà
Alessandro dice a Matteo, Claudio e Sara che vuole da loro un’altra parte dei
soldi che guadagnano.
I
tre storcono il naso, ma danno a papà Alessandro la parte richiesta.
Claudio
e Sara, che risultano guadagnare meno di Matteo (perché non dicono quanto
guadagnano davvero), dovranno sborsare una somma inferiore.
Ora
papà Alessandro potrà pagare le spese fatte da mamma Maria. Ma ha sempre il
problema di trovare i soldi per pagare a zio Giovanni il 10% del prestito.
Papà
Alessandro è tentato di chiedere un altro contributo a Matteo, Claudio e Sara,
ma così facendo rischierebbe di farli arrabbiare.
Allora
papà Alessandro chiede a zio Giovanni un prestito per potergli pagare la parte
in più (il 10% della somma prestata).
Zio
Giovanni dice a papà Alessandro che ora i soldi non li ha, perché tempo fa
prestò del denaro ad alcune persone che alla fine non glielo hanno restituito.
Lui si è anche arrabbiato e ha tolto a queste persone le loro case e le loro
auto, che però non riesce a vendere per rifarsi almeno un po’ della perdita
subita.
Zio
Giovanni dice che ora è lui a stare in difficoltà e ricorda a papà Alessandro
la seconda condizione che ha portato al prestito.
Papà
Alessandro, ricordando l’accordo, chiama subito Matteo, Claudio e Sara.
Dice
loro che la situazione è davvero drammatica. Che la famiglia ha condotto fino a
quel momento una vita al di sopra delle proprie possibilità. Che si rischia di
non poter pagare più le spese della scuola di Martina. Che i medicinali non
possono essere più acquistati da mamma Maria, ma da loro stessi. Che Valerio
non può più essere sostenuto. E via dicendo.
Insomma,
i tre, spaventati, accettano di dare a papà Alessandro quanto loro richiesto
ancora.
Così
papà Alessandro presta i soldi di Matteo, Claudio e Sara a zio Giovanni secondo
le condizioni stabilite prima.
Zio
Giovanni, che ora ha i soldi di Matteo, Claudio e Sara, presta a papà
Alessandro quanto gli occorre per pagare la parte in più (il 10% della somma
prestata) allo stesso zio Giovanni,
Papà
Alessandro ha ora pagato il debito a zio Giovanni, ma per farlo si è indebitato
ancora.
Papà
Alessandro è ancora in crisi e si chiede: “Come faccio ad uscire da questa
situazione?”.
Mentre
aspetta la risposta, papà Alessandro continua a comprare costose auto blu,
chiede altri prestiti a zio Giovanni e toglie altri soldi a Matteo, Claudio e
Sara (ma a Matteo di più, perché Claudio e Sara continuano a non dirgli quanto
guadagnano davvero).
27.08.2012
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